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IL SERVICE LEARNING DEBUTTA AL FIANI – LECCISOTTI

Service learning

 

Raccontare e raccontarsi in tempi di pandemia… Continua a leggere....>

…E’ proprio così che il 17 Dicembre 2020, on line su Google Meet, la classe 4^E dell’I.S.I.S.S. “Fiani – Leccisotti” di Torremaggiore (Fg), indirizzo Liceo delle Scienze Umane, ha inaugurato il progetto “SERVICE LEARNING: raccogliere le Storie di Vita”, nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO). Il progetto, promosso dall’Università LUMSA di Roma, è stato accolto con entusiasmo dal Dirigente scolastico, Carmine Collina, il quale, nel porgere i saluti e nell’auspicare una proficua realizzazione, ha colto l’occasione per evidenziare che l’elemento innovativo di questo percorso consiste nel collegare strettamente il servizio all’apprendimento in una sola attività educativa articolata e coerente. La sua implementazione, pertanto, consente simultaneamente di imparare e di agire.

Nella prima fase dell’incontro i docenti dell’Università, il prof. Vincenzo Schirripa e la dott.ssa Irene Culcasi, in qualità di relatori, hanno introdotto il Service Learning, con la collaborazione degli studenti, tramite l’applicazione Mentimeter e la tecnica del Brainstorming.  Insieme si è appreso  che si tratta di  una proposta pedagogica all’avanguardia in quanto unisce il Service (la cittadinanza attiva) e il Learning (l’acquisizione di competenze professionali, metodologiche, sociali e soprattutto didattiche) affinchè gli allievi possano sviluppare le proprie conoscenze e competenze attraverso un servizio solidale alla comunità. La pedagogia del Service Learning offre strumenti didattici per lo sviluppo di comportamenti pro sociali, come la condivisione, l’empatia, la solidarietà, la reciprocità e la riflessione critica. Gli studenti sono protagonisti in tutte le fasi dell’azione, dalla rilevazione dei bisogni, alla progettazione degli interventi, alla valutazione degli esiti. Nel fare questo gli allievi mettono alla prova abilità e competenze previste dal loro curriculum scolastico, e richiamate non solo dalle Indicazioni nazionali, ma dagli orientamenti internazionali, che raccomandano di collegare gli apprendimenti disciplinari alle competenze chiave o di cittadinanza.

Partendo dalla convinzione che la cittadinanza non sia soltanto un contenuto da trasmettere, ma un’esperienza da vivere, Vincenzo Schirripa, ricercatore in Storia della Pedagogia presso l’Università Lumsa, sostiene “l’importanza dell’ascolto e del saper ascoltare per arrivare alla verità, per conoscere. Ascoltare e saper ascoltare  sono requisiti fondamentali per tutti noi, specie per chi desidera migliorare la vita delle persone, ma non sa come farlo. Così se vogliamo capire la storia di un ponte, non basta parlare con l’architetto, ma anche con gli operai, e ancora, se vogliamo capire come è fatta una persona possiamo analizzare il suo modo di vestirsi, gli oggetti con cui entra in contatto”.

Infatti il focus del primo incontro si è incentrato sul Raccontare e raccontarsi a vicenda la storia della propria tazza e quella di un oggetto antico presente nella casa di ognuno, lavorando in gruppo. “Si è trattato di un momento molto significativo e coinvolgente – dichiarano gli studenti – poichè, nel descrivere i vari oggetti, vicendevolmente e in una dimensione quasi magica, si è creato un clima di spiccata unione fra di noi, come se fossimo in classe, avendo l’impressione di essere “vicini digitali” pur nella distanza fisica… Ci siamo resi conto, inoltre,  di quanto siano preziosi e unici sia la storia individuale sia il valore di tutto ciò che ci appartiene e che ci lega al territorio in cui viviamo”. “Questa esperienza – concludono gli studenti – ha permesso di imparare a conoscere meglio se stessi e l’altro, anche a partire dalle piccole cose della quotidianità considerate, fino ad oggi, marginali. Ha favorito la condivisione di ricordi, attraverso la capacità del saper comunicare, superando, così, le barriere emotive e suscitando, in tutti noi, emozioni indelebili”.

Altrettanto positivi risultano i pareri della coordinatrice del progetto, prof.ssa Lorena di Gennaro, e della tutor PCTO della classe, prof.ssa Silvana Scarcella, le quali dichiarano “L’approccio pedagogico del Service Learning ha una duplice finalità: consentire agli studenti di interiorizzare importanti valori (giustizia, legalità, uguaglianza, rispetto e cura per l’ambiente) e creare un solido legame tra Scuola e Comunità sociale. Pertanto l’attuazione del progetto rappresenta, per il Nostro Istituto e per il Nostro Territorio, una risorsa e un’occasione di sviluppo dal momento che interviene, con la propria azione educativa, nella formazione dei futuri cittadini”.  

La classe 4^E dell’Istituto Fiani – Leccisotti

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