Sono state settimane difficili, mesi di tensione, ansie e dolori.
Sono stati giorni di incertezza per noi e per i nostri cari.
Eppure sono stati mesi, settimane e giorni di responsabilità, resistenza, creatività e ostinato desiderio di tenere viva la Scuola. Continua a leggere...>
È accaduto qui, al Fiani-Leccisotti di Torremaggiore grazie a voi, cari studenti e studentesse, cari e care docenti, cari genitori. La disponibilità di tutti voi ha permesso non solo di non fermare la didattica, ma addirittura di continuare ad arricchire la nostra offerta formativa con incredibili esperienze di approfondimento non formale e informale. È la grande lezione che viene dal mondo della Scuola: se ami la Vita non c'è virus che tenga, continui a fare ciò che dà un senso alla tua esistenza e niente può impedirlo.
Siamo stati distanti, ma mai lontani. Mai, nonostante le criticità. Grazie a voi, che siete il cuore profondo della nostra comunità, cari ragazzi e docenti, abbiamo spostato la nostra azione formativa sulle piattaforme e non l'abbiamo mai interrotta. E se ogni giorno abbiamo tenuto aperte le nostre porte, anche quando più forte è stata la minaccia del contagio, è grazie al prezioso e amorevole operato di collaboratori scolastici, personale amministrativo e DSGA. La sinergia continua con il Consiglio di Istituto e con il territorio ha consentito di mantenere una linea coerente e salda nella gestione di questa prima drammatica parte di anno scolastico.
Tutto questo ci deve dare forza e fiducia per il futuro, ma anche una responsabilità nuova in nome di un rinnovato patto educativo.
Una volta mi sono trovato in una classe di una scuola di un piccolo villaggio in Eritrea. Il maestro aveva a disposizione un pezzo di gesso e una lavagna di ardesia. Nessuna cattedra, nessun libro, nessun device. Su quella lavagna era impressa una lezione di geografia. Un giorno chiesi al collega come mai non cancellasse la lezione da giorni. Allora sorridendo disse: "è il nostro libro, nessuno tocca la lavagna perché altrimenti nessuno imparerà a leggere".
In quel momento capii definitivamente che la scuola è soprattutto dedizione, sentimento e vocazione. È tenace desiderio di conoscere anche quando abbiamo solo un gessetto a disposizione. Non esiste un assoluto dell'apprendimento, esiste quello che possiamo fare nel contesto in cui ci troviamo e l'innata propensione a migliorarsi. È questo quello che stiamo facendo, questo è quello che continueremo a perseguire nelle nostre strategie formative, che siano a distanza o in presenza.
Questo sforzo di tenacia, di resistenza, di partecipazione, talvolta persino gioiosa, mi commuove e mi rende orgoglioso della Comunità scolastica che coordino.
Con questo spirito voglio augurare buone feste e un sereno Natale a tutti voi, studenti, docenti, genitori, personale ATA, DSGA, Consiglio di Istituto tutto, Sindaco e Amministrazione comunale, sicuro che restando uniti usciremo presto dalla crisi pandemica di questi mesi.
Un abbraccio caloroso,
Carmine Collina